mercoledì 6 marzo 2019

ANDREA FABBRI È CANDIDATO, DEVE DIMETTERSI DA PRESIDENTE COMMERCIANTI BRANDIZZO

ALTERNATIVA CIVICA: ESSENDO CANDIDATO ANDREA FABBRI DEVE DIMETTERSI DA PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI DI BRANDIZZO


La ricandidatura nella lista Decimum di assessori e consiglieri uscenti con palesi conflitti di interesse è la conferma di voler continuare con un vecchio metodo di amministrare fallimentare legato a lobby di potere e detentori di conflitti di interesse.

L’ultimo in ordine di tempo è il candidato presentato da Decimum Andrea Fabbri, definito nuovo ma già vecchio, fuori luogo nel candidarsi in quanto presidente dell’associazione commercianti e con pesanti conflitti di interesse nell’edilizia per via del padre Gianni Fabbri, comproprietario di diversi terreni con le famiglie dell’assessore Merlo e del consigliere Alessandro Barbera, dove poi si è edificato e si sta ancora costruendo, nonché membro della commissione edilizia comunale e inoltre progettista di Pec, come l’ampia zona CRIII-09 in fase di edificazione in via Salerno di fronte alla scuola Montessori.

La decisione di candidarsi alle elezioni comunali richiede le dimissioni di Andrea Fabbri da presidente dell’associazione commercianti di Brandizzo, perché l’associazione è apolitica quindi chi si candida per le prossime comunali non può esserne presidente. Chi guida i commercianti e li rappresenta non può essere schierato politicamente: le dimissioni devono essere rassegnate già ora che è stata ufficializzata la sua candidatura per le elezioni comunali di maggio.


Andrea Fabbri, inoltre, qualora venisse eletto consigliere, durante le votazioni del Consiglio Comunale o della Giunta dovrebbe anche lui attuare "la Transumanza”, portata avanti in questi anni dall’assessore Fulio Merlo con i propri affari di famiglia.


Infatti la presenza di un eventuale conflitto di interessi, inerente la progettazione in aree residenziali o industriali del paese, impedisce di essere presenti alle votazioni e dà luogo ad inevitabili situazioni di "opportune uscite-entrate" dall'aula: si attua quindi la “Transumanza”, obbligatoria per evitare di commettere reato di abuso d'ufficio ex art. 323 codice penale: l'art. 78 comma 2 del Tuel (Testo Unico Enti Locali) dispone infatti che consiglieri e assessori devono astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado.


Mentre per l’assessore Fulio Merlo gli interessi personali hanno riguardato e riguardano la progettazione dello studio del figlio Paolo Merlo, in questo caso riguarderebbero la progettazione dello studio del padre Gianni Fabbri, non cambierebbe nulla rispetto all’attuale Decimum, solo nuovi e pesanti conflitti di interesse che chi si candida ad amministrare la cosa pubblica non dovrebbe avere.


Tutto questo non rispecchia l'idea di trasparenza amministrativa di Alternativa Civica, manifestiamo da sempre la nostra contrarietà a situazioni di conflitto di interessi che perdurano da anni.


Una concreta serietà amministrativa inizia con la consapevolezza di dover dividere il ruolo pubblico da quello privato.


                     IL DIRETTIVO DI ALTERNATIVA CIVICA

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