BRANDIZZO: IL
CONSIGLIERE DELUCA AGGREDITO IN MUNICIPIO DAL VICESINDACO MERLO
Venerdì 22 febbraio il consigliere comunale di minoranza
Giuseppe Deluca, negli uffici al primo piano del Palazzo Comunale di Brandizzo,
ha subìto un aggressione da parte del vicesindaco Fulio Merlo. Urla, insulti,
minacce, il tutto davanti ai cittadini, ai dipendenti comunali e al consigliere
di maggioranza Dassetto, che non ha proferito parola e nemmeno è intervenuto
per sedare l’assessore Merlo.
Il capogruppo di Alternativa Civica Giuseppe Deluca: “Mi
trovavo in Municipio nei pressi dell’ufficio tecnico per ritirare della
documentazione richiesta e quindi nel pieno dell’esercizio delle mie funzioni
pubbliche quando l’assessore Merlo, come una furia, senza alcun motivo ha
cominciato ad insultarmi pesantemente e ad intimidirmi. Mi ha minacciato in
modo forte dicendo che appena mi vede per strada mi investe con la macchina e ha
alzato più volte le mani dicendo di volermi sferrare un pugno al volto per
spaccarmi la faccia. Senza contare gli epiteti e gli insulti, degni del peggior
turpiloquio, rivolti alla mia persona e ai miei familiari.
Mi chiedo se l’assessore Merlo abbia problemi da risolvere
e curare e abbia bisogno di uno specialista per essere messo in qualche
struttura, in caso contrario abbiamo a che fare con una persona che agisce in
malafede e che da anni a Brandizzo supporta comitati d’affari, proprio per
questo ha avversione verso me ed il gruppo di Alternativa Civica, di cui ho l’onore
di far parte, che da sempre ha come principi fondamentali l’onestà, la legalità
e la trasparenza.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa l’assessore Bodoni del
comportamento e dei metodi del suo compagno di giunta, siamo arrivati davvero
in basso e chiedo ai brandizzesi di voltare pagina spazzando via chi ha
interessi personali e fa parte di lobby di potere.
Procederò nelle sedi opportune per denunciare questi gravi fatti,
è ora di intraprendere iniziative per tutelare la partecipazione democratica ed
attiva dei consiglieri comunali e per evitare la perdita di credibilità
dell’istituzione locale”.
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