LE VERITA’ DI UN’AMMINISTRAZIONE
INESISTENTE
A Brandizzo lo sport più diffuso della maggioranza sta
diventando l’arrampicata sui vetri, dato che non viene mai fornita alcuna
argomentazione comprovata.
Noi crediamo che alle affermazioni non vere, si debba
rispondere in modo trasparente con documentazione e prove degli atti e dei
fatti per confutare, se non lo si fa si è solo dei quaquaraquà.
La Tari è aumentata dal 2012 al 2017 di ben oltre il 40%,
infatti i piani finanziari Tari coperti per intero dai cittadini con il
pagamento delle bollette della Tassa Rifiuti sono passati da € 1.036.053 del
2012 a € 1.582.015 del 2017.
Per fare due conti in merito all’aumento di questi anni basta
una calcolatrice, non sono necessari ragionieri, commercialisti o matematici!
Bodoni e Barbera dovrebbero spiegare ai brandizzesi come
mai dal 2009 ad ogni elezione Decimum prometta l’uscita del Comune da Seta per
ridurre i costi delle bollette: non è mai stato fatto ed il primo cittadino ha
ribadito più volte che è irrealizzabile per i costi. Quindi siamo di fronte a
promesse da marinai o alla pura presa in giro dei cittadini?
Doppia rotatoria di
via torino
Il capogruppo di Alternativa Civica Giuseppe Deluca: “Il Comitato Cittadino fondato da Rino Sinopoli insieme ad altri brandizzesi nel 2016 ha raccolto migliaia di firme di cittadini per la messa in sicurezza dell’intersezione di via Torino. Comitato Cittadino e gruppo consiliare Alternativa Civica in questi due anni hanno consegnato ben 10 esposti sul persistere dell’insicurezza nella doppia rotatoria a Prefetto, Ministero dei Trasporti e Procura della Repubblica e nonostante il primo cittadino negli ultimi mesi abbia ricevuto diverse richieste scritte di messa in sicurezza dal Prefetto, tutte documentate, e nel mese di dicembre il sindaco sia stato convocato dal Prefetto presso la Prefettura, nell’intersezione con doppia rotatoria di via Torino i numerosi profili di insicurezza, certificati dal Ministero dei Trasporti, dalla Polizia Stradale e dal Prefetto, risultano ancora irrisolti da parte del Comune”.
Il presidente del Comitato Cittadino Rino Sinopoli: “Incredibile come l’amministrazione possa continuare a negare la pericolosità della doppia rotatoria e l’esistenza delle contestazioni da parte del Ministero, della Polizia Stradale e le numerose lettere di richiamo da parte del Prefetto.
Tutto inesistente secondo loro, così come continuano a negare i numerosi incidenti avvenuti e documentati: tutti i video e le foto di tir incastrati, pali e cartelli stradali abbattuti, transenne sradicate, incidenti tra vetture ed in ultimo l’auto schiantata contro un edificio con l’intervento dei Carabinieri e della squadra dell’Enel per rimettere il tutto in sicurezza ce lo saremmo sognato.
Bodoni e Barbera a nome della maggioranza dichiarano con falso stupore di scoprire ora l’esistenza di una causa tra privati che mi riguarda, ma già nel marzo 2013 il vicesindaco Merlo testimoniò in questa causa a favore di una delle parti con cui per stessa ammissione è legato da storica amicizia, mentre il consigliere Barbera ne faceva oggetto di discussione sui social oltre un anno fa. L’esistenza della stessa non è da me mai stata nascosta, anzi è stata sempre menzionata già nelle premesse degli esposti in Procura, al Prefetto ed allo stesso Comune, trattandosi di una causa tra privati ben specificando che nulla avesse a che fare con l’opera pubblica.
Quanto all’accusa di “perseguire interessi privati in questioni di pubblica utilità” facciamo una breve e sintetica ricostruzione: il vicesindaco testimonia in causa sposando appieno le tesi della parte sostenuta, in fase di realizzazione della doppia rotatoria viene redatto un progetto dall’omonimo studio tecnico e viene inoltrata ad RFI una richiesta di modifica del passo carraio rispetto al progetto originario. RFI rifiuta di eseguirlo richiedendo ampie garanzie e lettere di scarico di responsabilità.
La modifica viene poi introdotta e risulta in violazione alle norme del Codice della Strada ed allo stesso Regolamento Edilizio Comunale.
A trarre vantaggio oggettivo da questa modifica è solamente la parte sostenuta in causa dal vicesindaco che ottiene un passo carraio direttamente sull’anello rotatorio, assolutamente vietato dalle normative vigenti e dal buon senso, mentre lo svantaggio è collettivo poiché l’opera così realizzata è fonte di pericolo per automobilisti e pedoni ed in contrasto e violazione alle citate norme. In questi due anni abbiamo chiesto solamente il rispetto delle regole in materia di sicurezza stradale e nulla di più, con rammarico constatiamo che il diritto alla sicurezza della collettività lo si vuole far passare come un interesse privato in questioni di pubblica utilità. Sfido chiunque a trovare un solo aspetto delle nostre richieste che non sia di interesse collettivo e rispondente alle normative vigenti, così come sfido chiunque a dimostrare che le modifiche introdotte dal vicesindaco abbiano un solo punto che sia anche di interesse collettivo; infatti le transenne a protezione dei pedoni sul marciapiede non possono essere installate proprio per la presenza del passo carraio così realizzato e prima ben distante dal preesistente incrocio.
Questi i fatti, documentati e inconfutabili, ognuno è libero di valutare in quale direzione debbano andare le accuse mosse nei nostri confronti.
In merito ai ricorsi per le multe illegittime effettuate dal nostro Comando con le telecamere lettura targhe senza la presenza certificata degli agenti in strada, l’unica certezza comprovata dai documenti è che diverse multe sono state annullate dal Giudice di Pace.
Il capogruppo di Alternativa Civica Giuseppe Deluca: “Il Comitato Cittadino fondato da Rino Sinopoli insieme ad altri brandizzesi nel 2016 ha raccolto migliaia di firme di cittadini per la messa in sicurezza dell’intersezione di via Torino. Comitato Cittadino e gruppo consiliare Alternativa Civica in questi due anni hanno consegnato ben 10 esposti sul persistere dell’insicurezza nella doppia rotatoria a Prefetto, Ministero dei Trasporti e Procura della Repubblica e nonostante il primo cittadino negli ultimi mesi abbia ricevuto diverse richieste scritte di messa in sicurezza dal Prefetto, tutte documentate, e nel mese di dicembre il sindaco sia stato convocato dal Prefetto presso la Prefettura, nell’intersezione con doppia rotatoria di via Torino i numerosi profili di insicurezza, certificati dal Ministero dei Trasporti, dalla Polizia Stradale e dal Prefetto, risultano ancora irrisolti da parte del Comune”.
Il presidente del Comitato Cittadino Rino Sinopoli: “Incredibile come l’amministrazione possa continuare a negare la pericolosità della doppia rotatoria e l’esistenza delle contestazioni da parte del Ministero, della Polizia Stradale e le numerose lettere di richiamo da parte del Prefetto.
Tutto inesistente secondo loro, così come continuano a negare i numerosi incidenti avvenuti e documentati: tutti i video e le foto di tir incastrati, pali e cartelli stradali abbattuti, transenne sradicate, incidenti tra vetture ed in ultimo l’auto schiantata contro un edificio con l’intervento dei Carabinieri e della squadra dell’Enel per rimettere il tutto in sicurezza ce lo saremmo sognato.
Bodoni e Barbera a nome della maggioranza dichiarano con falso stupore di scoprire ora l’esistenza di una causa tra privati che mi riguarda, ma già nel marzo 2013 il vicesindaco Merlo testimoniò in questa causa a favore di una delle parti con cui per stessa ammissione è legato da storica amicizia, mentre il consigliere Barbera ne faceva oggetto di discussione sui social oltre un anno fa. L’esistenza della stessa non è da me mai stata nascosta, anzi è stata sempre menzionata già nelle premesse degli esposti in Procura, al Prefetto ed allo stesso Comune, trattandosi di una causa tra privati ben specificando che nulla avesse a che fare con l’opera pubblica.
Quanto all’accusa di “perseguire interessi privati in questioni di pubblica utilità” facciamo una breve e sintetica ricostruzione: il vicesindaco testimonia in causa sposando appieno le tesi della parte sostenuta, in fase di realizzazione della doppia rotatoria viene redatto un progetto dall’omonimo studio tecnico e viene inoltrata ad RFI una richiesta di modifica del passo carraio rispetto al progetto originario. RFI rifiuta di eseguirlo richiedendo ampie garanzie e lettere di scarico di responsabilità.
La modifica viene poi introdotta e risulta in violazione alle norme del Codice della Strada ed allo stesso Regolamento Edilizio Comunale.
A trarre vantaggio oggettivo da questa modifica è solamente la parte sostenuta in causa dal vicesindaco che ottiene un passo carraio direttamente sull’anello rotatorio, assolutamente vietato dalle normative vigenti e dal buon senso, mentre lo svantaggio è collettivo poiché l’opera così realizzata è fonte di pericolo per automobilisti e pedoni ed in contrasto e violazione alle citate norme. In questi due anni abbiamo chiesto solamente il rispetto delle regole in materia di sicurezza stradale e nulla di più, con rammarico constatiamo che il diritto alla sicurezza della collettività lo si vuole far passare come un interesse privato in questioni di pubblica utilità. Sfido chiunque a trovare un solo aspetto delle nostre richieste che non sia di interesse collettivo e rispondente alle normative vigenti, così come sfido chiunque a dimostrare che le modifiche introdotte dal vicesindaco abbiano un solo punto che sia anche di interesse collettivo; infatti le transenne a protezione dei pedoni sul marciapiede non possono essere installate proprio per la presenza del passo carraio così realizzato e prima ben distante dal preesistente incrocio.
Questi i fatti, documentati e inconfutabili, ognuno è libero di valutare in quale direzione debbano andare le accuse mosse nei nostri confronti.
Quanto all’accusa di scarso senso civico rivolto al consigliere
Deluca, come già più volte detto, è dimostrabile dai tabulati telefonici che
nei casi in cui si è trovato presente nella doppia rotatoria ha sempre
richiesto l’intervento della Polizia Municipale, anche attraverso l’Urp in caso
di mancata risposta.
Ci si domanda invece dove sia il senso civico del primo
cittadino e dell’intera amministrazione compatta nel non volere ottemperare a
quanto richiesto dal Ministero e dal Prefetto in materia di sicurezza stradale,
lasciando così esposta a situazioni di pericolo accertate la propria
cittadinanza che dovrebbe invece preoccuparsi di tutelare”.
Multe
con telecamere lettura targheIn merito ai ricorsi per le multe illegittime effettuate dal nostro Comando con le telecamere lettura targhe senza la presenza certificata degli agenti in strada, l’unica certezza comprovata dai documenti è che diverse multe sono state annullate dal Giudice di Pace.
I ricorsi fatti al Prefetto alcuni sono stati accettati e
per altri il lungo iter è ancora aperto: nei prossimi mesi sapremo il responso
definitivo.
Non capiamo perché si debbano raccontare falsità ai
brandizzesi: i documenti alla mano generano postume figuracce, diciamo
che la trasparenza non è proprio un modus operandi di Decimum.
È bene ricordare, inoltre, che sulla questione multe con
telecamere lettura targhe ci sono degli esposti da noi presentati alla Procura
della Repubblica, pertanto Alternativa Civica non voterà mai a favore di
bilanci con entrate comunali che riteniamo illegittime, anche perché non
vogliamo essere correi di eventuali responsabilità.
Sono state riferite cifre errate anche sulle multe: le
contravvenzioni elevate con telecamere lettura targhe per revisioni e
assicurazioni nel 2016 sono state 598, ed in particolare 618 verbali sono stati
emessi per richiedere di esibire i propri documenti al Comando ai fini
dell'accertamento delle violazioni amministrative, non 561 come affermato da
Barbera e Bodoni: quindi qualcuno mente perché questi numeri ci sono stati
forniti con relazione scritta firmata dall’ex comandante della Polizia
Municipale Pirrazzo.
Confidiamo che, nonostante la recente condanna per
falsificazione atti presso gli uffici del Comando, questo documento sia
legittimo e rispondente al dato reale!
Ai neofiti della vita politica ed amministrativa
brandizzese ricordiamo quanto sia opportuno documentarsi adeguatamente prima di
asserire falsità e menzogne contro Alternativa Civica e che il consigliere
Deluca ha 18 anni di esperienza e conoscenza amministrativa.
Le affermazioni diffamatorie ed in particolare calunniose nei
confronti delle persone e dei ruoli istituzionali saranno oggetto di esame
anche per eventuali denunce che stiamo valutando in ogni opportuna sede.
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