giovedì 18 dicembre 2014

IL PRIMO CITTADINO NON VOLEVA DARE LA FASCIA TRICOLORE PER CELEBRARE IL MATRIMONIO CIVILE AL CONSIGLIERE DI MINORANZA: OBBLIGATO DAL PREFETTO

BRANDIZZO:
IL PREFETTO OBBLIGA IL SINDACO
A FORNIRE LA FASCIA TRICOLORE
A NORMA DI LEGGE AL CONSIGLIERE DI MINORANZA PER CELEBRARE
IL MATRIMONIO CIVILE

Giuseppe Deluca, consigliere comunale e capogruppo di Alternativa Civica,
con la fascia consegnata dopo l'intervento del Prefetto
 

Il sindaco di Brandizzo è stato obbligato dal Prefetto a fornire la fascia tricolore regolamentare al consigliere comunale di Alternativa Civica Giuseppe Deluca per la celebrazione del matrimonio civile del prossimo 20 dicembre.
 
"A seguito di delega del primo cittadino alla celebrazione di un matrimonio civile (su richiesta dei contraenti) avevo inviato una lettera al Prefetto, per evitare problemi di sorta ai contraenti, in cui esponevo forti perplessità circa la celebrazione dello stesso con una fascia tricolore non conforme (così come fornita dal Comune e fatta visionare al sottoscritto), trovata chissà dove, vetusta di almeno 20 anni e priva dello stemma del Comune in palese violazione di quanto prescrive la normativa.
In risposta la Prefettura ha richiamato il primo cittadino alle proprie responsabilità".
 
“Ringrazio il Prefetto per essere intervenuto a ripristinare la legalità, ho ritirato con soddisfazione la fascia tricolore idonea ai sensi del D.P.R. 396/2000 e dell’art. 50 comma 12 del D.Lgs. 267/2000.
Una fascia nuova, finalmente a norma di legge, con il simbolo della Repubblica Italiana e il simbolo del Comune.
 
Non si discute per il particolare attaccamento del primo cittadino alla “propria fascia tricolore” regolamentare, ma non si comprendono le motivazioni per cui la medesima fascia non debba essere utilizzata da chi ha regolare delega per la celebrazione di un matrimonio civile a tutti gli effetti di legge”.
 
“Non si tratta di conoscere leggi e normative, ma di rispettare la legalità e la trasparenza nei confronti dei cittadini, tutti i cittadini.
Qualunque cittadino su delega del sindaco può celebrare un matrimonio civile, a maggior ragione un consigliere comunale nella sua funzione di pubblico ufficiale”.
 
“Il comportamento puerile del primo cittadino rimane comunque irrispettoso dell’istituzione che rappresenta, infatti solo dopo essere stato obbligato dal Prefetto è rientrato nei termini della legalità”.
 
 

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