venerdì 6 dicembre 2013

NUOVE TASSE PER IL 2014

 
Tares, Tasi, Tari, Trise e adesso Tuc.
 
Il 2014 porta tasse: alcune sostituiscono quelle esistenti, altre sono del tutto nuove, altre ancora accorpano tributi che già si pagavano. Ancora non è chiaro quali effettivamente entreranno in vigore, però si possono cominciare a conoscere sigle e contenuti.
 
 
Il Tuc è il Tributo unico comunale.
Dovrebbe riunire Imu e Trise, cioè l’imposta municipale unica sui fabbricati e la tassa sui servizi e i tributi. A introdurre questo tributo è per ora un emendamento del Pdl alla legge di stabilità di cui si sta discutendo in Commissione Bilancio del Senato.
Nella parte immobiliare sostituisce l'imposta sul reddito delle persone fisiche oltre all’Imu e copre anche i costi dei servizi comunali indivisibili come l’anagrafe, la manutenzione delle strade, l’illuminazione pubblica.
Per la parte patrimoniale si paga l’8,1 per mille all’anno della rendita catastale degli immobili. Non si paga per la prima casa e per terreni agricoli e fabbricati rurali.
Il pagamento dovrebbe essere fatto in tre rate ad aprile, agosto e dicembre.
Gli utilizzatori degli immobili devono pagare un ulteriore 1,5 per mille, cui si aggiunge un altro 1 per mille se chi usa l’immobile ne è anche proprietario.
Il tetto massimo è, dunque, del 10,6 per mille della rendita catastale.

Non dovesse passare il Tuc, torna in campo il Trise, il Tributo sui servizi comunali, gestito direttamente dai Comuni e diviso in due parti, Tari e Tasi.
Mette insieme le attuali Imu e Tares perché servirebbe ai Comuni per il pagamento e la gestione dei servizi. L’aliquota di partenza sarebbe l’uno per mille, ma i Comuni avrebbero possibilità di alzarla. Si dovrebbe pagare in 4 rate (gennaio, aprile, luglio e ottobre), ma è possibile un pagamento unico a giugno.

La Tasi è la Tassa sui servizi.
Sostituisce i vecchi tributi sui servizi indivisibili e l’imposta sugli immobili.
Viene pagata da chi è proprietario dell’immobile, ma anche da chi lo utilizza come affittuario con una quota variabile dal 10 al 30%.

La Tari è la Tassa rifiuti.
È la parte della Trise che copre i costi e l’organizzazione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.
Nel 2014 non può superare quanto pagato per il servizio nel 2013, anche se la vecchia Tares non comprendeva costi per lo smaltimento, e andrà a ridursi del 10% nel 2015 e ancora del 10% l’anno successivo. La pagano proprietari ed inquilini.

 
I costi aumenteranno soprattutto per le imprese. Secondo Confcommercio l'aumento medio dei costi nel 2014 sarà pari al 290%. Per alcune imprese salirà però molto di più: oltre il 300% per i bar, per un ristorante del 480%, oltre il 600% per l’ortofrutta e le discoteche.

In media il Codacons stima per ogni famiglia italiana una stangata aggiuntiva pari a 77 euro.
Pagano di più le famiglie numerose rispetto ai single perché il principio è quello della maggior produzione di rifiuti.

 

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