BRANDIZZO: GRAVI PROBLEMATICHE DI VIABILITÀ
NEI PRESSI DEL POLO LOGISTICO AMAZON IN
VIA TORINO
Siamo stati subissati di segnalazioni di cittadini e
abbiamo constatato in loco il rilevante incremento del traffico in via Torino,
nei pressi della struttura Amazon, ed in particolare in ingresso ed in uscita
dalla medesima. Nutriamo una forte preoccupazione per la sicurezza e
l’incolumità pubblica a causa di soluzioni viarie assolutamente inadeguate a
regolare la grande quantità e velocità del nuovo flusso di traffico, prima non
presente sul nostro territorio comunale.
Centinaia e centinaia di mezzi transitano quotidianamente
in ingresso ed uscita dalla nuova struttura: i furgoni, veicoli e mezzi pesanti
per accedere al polo logistico Amazon fanno le più disparate e vietate manovre
e lo stesso avviene in uscita con grave pericolo per la circolazione stradale e
per la sicurezza e la pubblica incolumità, violando le norme del Codice della
Strada.
I mezzi provenienti da Brandizzo ad esempio non possono
accedere al polo Amazon in sicurezza, attraverso una rotatoria o adeguata
viabilità, per cui la grande quantità degli stessi fa inversione a “U” in via
Torino creando disagi e pericolo alla circolazione; lo stesso si rileva in
uscita dal polo Amazon, infatti, molti furgoni e veicoli, per andare in
direzione Settimo non percorrono, come da viabilità obbligatoria, la rotatoria
di strada Monviso, ma attraversano l’arteria principale di Brandizzo tagliando
la strada, immettendosi direttamente nella corsia in direzione Settimo nonostante
il quotidiano traffico presente.
Alternativa Civica ha protocollato una interrogazione urgente per richiedere
dettagliate spiegazioni in merito alla viabilità assolutamente insufficiente
che è stata fatta realizzare per accedere al polo Amazon e, di conseguenza, esprimiamo
un pessimo giudizio sull’operato dell’assessore alla viabilità Fulio Merlo: il
Comune di Brandizzo ed in particolare l’assessore, da oltre un anno, erano a
conoscenza dell’azienda che si sarebbe insediata e della enorme mole di
traffico prevista. In più vi è anche una particolarità: quell’area era un
terreno agricolo di pregio di proprietà in parte anche dell’assessore Merlo,
poi con la sua amministrazione diventò un’area edificabile industriale ed il
progetto di tutte le strutture realizzate, comprendenti Amazon e Decathlon, è
stato realizzato dalla Studio Associato di Ingegneria Merlo di Brandizzo e
firmato da Paolo Merlo, figlio del vicesindaco e assessore, si tratta, quindi,
di un progetto di “famiglia”.
Nell’interrogazione abbiamo chiesto al primo cittadino di
adottare misure urgenti atte a garantire la tutela dell’incolumità e della
sicurezza pubblica in tale tratto di via Torino, anche mediante adeguata
segnaletica stradale orizzontale e verticale ed eventuali modifiche alla
viabilità conformi alle normative del Codice della Strada ed inoltre una
necessaria e frequente presenza in loco della Polizia Municipale, con controlli
al fine di garantire una corretta ed adeguata viabilità ed il rispetto del
Codice della Strada da parte dei fruitori del polo logistico Amazon.

In tutta l’area sono presenti le telecamere di videosorveglianza
comunali che, quotidianamente, 24 ore su 24 riprendono tali manovre vietate su
via Torino e, quindi, queste gravi problematiche di viabilità sono sotto gli occhi del comando
della Polizia Locale.
In quell’area, prima dell’apertura della struttura Amazon,
era necessario realizzare una rotatoria, peraltro prevista da anni nello
svincolo della SS11, ma collegata ad un altro Pec mai partito, in modo tale che
il nuovo polo Amazon avesse un ingresso ed uscita autonomo e che tutto il
grande traffico aggiuntivo non gravasse su via Torino.
Qualora non giungano adeguate risposte per la soluzione
delle problematiche e, in tempi brevi, l’amministrazione non provveda a
ripristinare il regolare flusso in sicurezza dei veicoli in tutta l’area, informeremo
tempestivamente le autorità competenti”.
Ecco il testo dell’interrogazione urgente presentata
da Alternativa Civica
LA STAMPA - cronaca di Torino - 6 settembre 2018
CRONACA QUI - 8 settembre 2018











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