BRANDIZZO:
ALTERNATIVA CIVICA, CONSIDERAZIONI FINALI SULLA VICENDA ASSUNZIONI DECATHLON
La coordinatrice di Alternativa Civica
Antonella Multari: “È spiacevole riscontrare che la ricerca di chiarezza, volta
a rendere l'informazione accessibile a tutti, semplicemente perché è un diritto
di chiunque, venga invece strumentalizzata allo scopo di denigrare e demotivare
chi, per propria passione e mandato dei brandizzesi, cerca questa trasparenza
che ormai sembra solo un termine obsoleto, dimenticato da molti che la
confondono con un impicciarsi dei fatti altrui.
Mi dispiace constatare come tutto sui social si
riduca ad un becero scambio di battute in alcuni casi inutilmente scurrili; realizzare
questa mancanza di solidarietà come concittadini (pre)occupati solo a difendere
una posizione acquisita, legittimamente certo, ma che doveva essere traguardo
di molti più soggetti brandizzesi, numericamente parlando, per accordi presi a
suo tempo tra Comune e Decathlon.
Manca informazione, educazione, manca
solidarietà: è sempre una pena per me questa oggettiva constatazione”.
Il capogruppo di Alternativa Civica Giuseppe
Deluca: “Siamo ben contenti che molti brandizzesi siano stati assunti, anzi noi
ne avremmo voluti molti di più, ma così non è stato e da ciò è nata la nostra
ricerca di chiarezza: ci era stato detto dal sindaco che, da accordi con la
proprietà, gli assunti di Brandizzo sarebbero stati almeno 100 su 150, e invece
sono stati appena 40 su 162.
Una carenza di trasparenza è innegabile: curricula
portati in un primo momento in Comune senza che nessuno ne sapesse nulla, salvo
poi appianare malcontenti ed azzerare non gradite curiosità sulle motivazioni
di tale incipit reclutatore con la notizia dello “Sportello Lavoro” e a tal
proposito dove e quando è stato diffuso il funzionamento di questo servizio raccolta
curricula a tutti i brandizzesi?; un’inaugurazione privata del Decathlon di Brandizzo, riservata a maggioranza e sindaco,
senza estendere l’invito ai gruppi consiliari di minoranza e ai giornali
locali: ce ne domandiamo il motivo, in quanto per noi avrebbe dovuto essere un
momento di partecipazione solidale a quella che riteniamo un avvenimento
positivo per tutti i cittadini del nostro paese.
Tutti cercano a parole la trasparenza, la
meritocrazia nei confronti degli altri e poi, se direttamente coinvolti, nei
fatti se ne dimenticano. Questo comportamento non ci appartiene e non lo
condivideremo mai.
Vogliamo chiarire che non abbiamo
assolutamente affermato, né mai pensato che coloro che sono stati assunti al
polo logistico di Brandizzo siano necessariamente tutti amici di qualcuno o
qualcun altro, crediamo anzi che parecchi ragazzi siano stati assunti per
meriti propri”.
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